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UN FILM SENTITO CHE RACCONTA LE VICENDE CHE TOCCANO LA GENTE COMUNE
Maurizio e sua moglie gestiscono un allevamento di lumache. Il loro figlio Pier, decide di abbandonare Norcia in cerca di un lavoro fisso. Il cognato di Maurizio, Benedetto, si innamora di una ragazza molto più giovane di lui, come a voler esorcizzare l'incognita del futuro. Andrea Sbarretti è un regista a cui va riconosciuta l’onestà intellettuale che lo spinge a girare, pur tra mille difficoltà, solo film che sente profondamente. La filmografia di Sbarretti ne costituisce la migliore testimonianza. Anche in questa occasione il soggetto trae origine dalla realtà. Affrontando il secondo inverno degli abitanti dell’area intorno a Norcia colpita dal terremoto del 30 ottobre 2016. Lo fa partendo dalla quotidianità di persone che, come le lumache, cercano di proteggersi come meglio possono adattandosi alla situazione senza però piegarvisi. Ciascuno a suo modo però. Pier sperando che con l’andarsene da casa la sua vita possa cambiare in meglio e Benedetto impegnato a reinnamorarsi nonostante tutto. Sbarretti ha dichiarato: “Mi interessa raccontare le emozioni che i luoghi trasmettono attraverso le immagini, i suoni, i paesaggi e gli odori. […] I luoghi creano sensazioni e quelle sensazioni le vorrei riportare nel video”. Sa come farlo e in più di un’ occasione ci riesce anche perché gli attori, anche se non professionisti o forse proprio per questo, offrono la sensazione della sincerità. Le occasioni di emozione che fotografia e sceneggiatura riservano allo spettatore sarebbero ancora più intense e risulterebbero ancor più ‘vere’ se non fossero sommerse spesso e, purtroppo, volentieri (cioè per volontà del regista) da una colonna sonora che molte volte non solo è superflua (le immagini parlano da sole) ma anche decisamente ridondante. Sbarretti sa girare e sa raccontare le vicende che toccano la gente comune. Sembra però non avere sufficiente fiducia nelle proprie doti e di conseguenza sentire la necessità di ricorrere a un soundtrack ‘di sostegno’. È giunto il tempo di gettare via la stampella che, di fatto, ostacola invece di essere d’aiuto.

Giancarlo Zappoli - Mymovies.it

 

 

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