DUEMILA30 anno 2008

HOME

 

DUEMILA30 - 2008

it's ok

il siuperman

mi diverto molto a ballare

noi giovani

quei bravi ragazzi

io rifletto

siamo tifosi rossoverdi

politica giovanile

 

DUEMILA30 - 2009

la cascata delle marmore

carsulae

il prete e i kossovari

sono nata a bucarest

pasqua ucraina

via vollusiano

la chiesa evangelica cristiana rumena

anni 70

 

DOCUMENTARI MIX

il diabete

il no-kill di ferentillo

l'inseminazione artificiale delle trote

binetti

mollo tutto e vado in america

political orvieto

 

 

 

 

 


In onda su Teleterni

 

1. IT'S OK   

La vita di Stefano Maria Crocelli, in arte Supercrocio, tra giocoleria e missioni in Uganda. Si parte dal parco Le Grazie, nel cuore di Terni, in un freddo pomeriggio autunnale. La sera seguiamo Stefano ad un concerto in cui suona il didgeridoo insieme al DJ Ribiscini al centro di Palmetta. Il giorno dopo ci rechiamo a Guardea, suo paese d'origine durante la raccolta delle olive. Qui conosciamo sua zia Maggiora ed altri suoi parenti. Vediamo il cimitero dove è stato girato il film con Rupert Everett, Della Morte Dell'Amore e dal perco sopra Guardea assistiamo ad una suggestiva esibizione (sul far notte) di Supercrocio alle prese col suono magico del didgeridoo.

Clicca qui per il commento di D'Antonio

Clicca qui per vedere il documentario completo di 40 minuti

 

2. IL SIUPERMAN   

Omar Bracchi e la teoria del siuperman, contro l'omologazione della società. Per lui la donna è il simbolo del potere. Chi ha potere può permettersi di avere le più belle donne. Con Omar siamo stati nella centralissima Via Fratini a Terni, punto nevralgico della movida della città. Qui abbiamo parlato con Max di Pietro, proprietario di uno dei locali più gettonati, che di lì a poco ci avrebbe lasciato. La puntata andata in onda su Teleterni nel 2008 è stata a lui dedicata. Il percorso è proseguito davanti al monumento posto all'ingresso della città, con su scritto: BENVENUTI IN CALIFORNIA, messaggio che fin dagli anni '80 aveva colto fin troppo bene, la matamorfosi degli abitanti della conca. Il finale è stato davanti alle Acciaierie, simbolo storico della città. Pochi giorni prima nella sede di Torino, c'era stato il rogo che aveva ucciso 7 operai.

Clicca qui per il commento di D'Antonio

Clicca qui per vedere il documentario completo di 40 minuti

 

3. MI DIVERTO MOLTO A BALLARE   

Viaggio imperdibile all'interno di due discoteche: il Globus Tenda e l'Abacab. Nella prima discoteca, popolata da persone adulte, assistiamo ad un'affannosa ricerca dell'anima gemella, da parte di uomini (e donne) stanchi di fare le ore piccole per trovare un pò di compagnia. A quell'età si dovrebbe passare le serate nella quiete e nel calore di una casa: ma chi si trova solo è costretto a rimettersi in gioco per trovare quell'affetto di cui si è privi. Nella seconda discoteca in cui il target si aggira tra i 20 ed i 35 anni, il clima all'apparenza è meno cupo. Ma cogliendo le sfumature che i ragazzi inconsapevolmente ci offrono, notiamo che la ricerca di un amore diventa quasi estremo. Le bellissime cubiste, diventano uno stereotipo irraggiungibile che distorce l'ideale della donna. Il risultato è un'allontanamento sempre più marcato tra i due sessi e un'intimità sempre più rarefatta.

Clicca qui per il commento di D'Antonio

Clicca qui per vedere il documentario completo di 40 minuti

 

4. NOI GIOVANI   

Alcuni ragazzi ci hanno raccontato i loro sogni, le loro speranze, aprendoci il loro cuore. In una serata invernale ci hanno ospitati a casa di uno di loro, Daniele, da poco lasciatosi dopo una breve convivenza. Ognuno dei ragazzi si contraddistingue con un soprannome, che diventa una sorta di distintivo del loro modo di essere. Rifolo, Bero, tutti nick name utilizzati nei social network che sono soliti frequentare. Mentre nella TV accesa va in onda la prima puntata del programma che ha rovinato l’Italia (il grande fratello), si discorre su ciò che più preme ad un giovane di 30 anni: l’amore su tutto.  Il finale è un inno alla voglia di vivere, pur nelle difficoltà, per succhiare dalla vita tutto ciò che c'è di bello, cercando di schivare le cose brutte.

Clicca qui per il commento di D'Antonio

Clicca qui per vedere il documentario completo di 40 minuti

 

5. QUEI BRAVI RAGAZZI   

Gli Altoforno: concerto ed intervista esclusiva durante il memorabile concerto del Palatennistavolo di Campitello. Oltre 2000 spettatori in una gelida serata di gennaio 2008. La storica band ternana che rivisita canzoni famose in dialetto e con temi cari alle vicissitudini ternane, festeggia i suoi 10 anni di attività richiamando una folla eterogenea di persone giovani e meno giovani. Con qualche fans, abbiamo analizzato il motivo del successo di questo gruppo, ma abbiamo anche indagato sulla vita personale di chi è stato intervistato. Tutti si sono dimostrati disponibili a parlare di loro stessi, rispondendo a domande ficcanti e intime. Il giorno dopo gli Altoforno ci hanno aspettato al parco della Passeggiata, e qui è stato possibile scherzare sui temi della Ternitudine, che accomunano tutti noi.

Clicca qui per il commento di D'Antonio

Clicca qui per vedere il documentario completo di 40 minuti

 

6. IO RIFLETTO   

Ad Amelia, riflessioni sui temi della società attuale con musicisti, pittori, insegnanti. È piovuto, Amelia si riflette sui selciati delle strette via cittadine. Si sta svolgendo una cena in cui sono presenti personaggi che adorano parlare dei temi della vita. Finita la cena, percorrendo le suggestive stradine della solitaria Amelia, arriviamo al Porcelli’s tavern. C’è Walda, la ficcante proprietaria del locale, con la quale scambiamo diverse opinioni, tra l’ironico ed il coscienzioso. Emergono della verità insolite, che vanno come sempre a sfociare nel fulcro della vita che è l’amore, i sentimenti. Sia Walda sia il cantautore Carlo, si espongono parlando della loro condizione sentimentale, tra difficoltà e speranze, nella perenne ricerca di un amore fidato. La puntata darà poi il nome alla nuova serie di documentari che Andrea Sbarretti girerà nel 2011.

Clicca qui per il commento di D'Antonio

Clicca qui per vedere il documentario completo di 40 minuti

 

7. SIAMO TIFOSI ROSSOVERDI   

Documentario all'interno dello stadio Libero Liberati di Terni: intervista ai tifosi. Ternana Paganese 2-1. Il gol delle fere ripreso in diretta dalla Curva Est in mezzo ai tifosi, è una speranza di salvezza, per restare nel campionato di serie C1. Con il pass fornito dai fratelli Montemari, siamo entrati anche nella tribuna stampa, dove sono i giornalisti. Li abbiamo colti in momenti di umana verità, a microfoni spenti. Il giorno dopo l’appuntamento era al centro Icaro, con 2 ultras, Antonio e Tonino. Ci parlano senza essere interrotti da domande sciocche, perbeniste e demagogiche. Nessuna censura televisiva, nessun presentatore che cerca di stuzzicarli. Sono veri. E tra le tante verità fluttua quella che il calcio non potrà più tornare quello di una volta, perché è la società ad essere cambiata. I 17 mila di Cesena non torneranno più.

Clicca qui per il commento di D'Antonio

Clicca qui per vedere il documentario completo di 40 minuti

 

8. POLITICA GIOVANILE   

Emilio Giacchetti, presidente della sinistra giovanile provinciale di Terni. Michele Rossi, capogruppo di Forza Italia nella II^ circoscrizione a Terni. Le loro ideologie e la loro visione della politica. A distanza di 3 anni, entrambi sono stati promossi ed ora ricoprono degli incarichi di prestigio. Giacchetti ci introduce nella sede del PD, ove incontriamo l’allora Sindaco Paolo Raffaelli, che disserta su quella straordinaria razza che sono i giovani. Ci imbattiamo inoltre in Eros Brega che con il coordinatore provinciale del PD, Massimo Leopoldi, sfodera un divertente siparietto sulla gerontocrazia. Michele Rossi ci porta all’Oratorio di San Francesco dove il custode tra il serio ed il faceto, illustra una sua interpretazione della perdita dei valori nei giovani.

Clicca qui per il commento di D'Antonio

Clicca qui per vedere il documentario completo di 40 minuti

 

Sbarretti è il regista dei silenzi. Pochi come lui riescono a far parlare le immagini. E' il regista dei sentimenti profondi, l'artista che spoglia la realtà che inquadra e ce la mostra nella sua totalità, nelle sensazioni - sovente contrastanti e per questo difficilissime da far emergere - che vive. Sbarretti non è semplicemente un uomo che si diletta a fare cinema. Sbarretti è un cineasta il quale negli anni ha saputo sviluppare un'idea chiara della settima arte e che eleva l'immagine a discorso esistenziale. Un uomo che fa del minimalismo un veicolo di eloquenza. Doti molto rare. (Saverio Luzzi - Storico e scrittore)