Terni /
1972. Diplomato all' Istituto Tecnico Industriale nel 1991, laureato
in Scienze e Tecnologie della Produzione Artistica nel 2007 con una
Tesi su Paolo Sorrentino. Nel 1995 si trasferisce a Saronno, dove
rimarrà per 6 mesi a lavorare su una fabbrica in cui si producono
tubi in titanio: la Cesinox situata a Gorla Minore (VA) affiliata
all' Acciai Speciali Terni. Nel 1997 viene assunto dall' Azienda
Ospedaliera Santa Maria di Terni.

Inizia
l'attività cinematografica nel 2000 realizzando numerosi
cortometraggi, con cui partecipa
ai Festival locali. Nel 2006 inzia le
riprese del primo film, dal titolo "Il muro del passato" il
cui cast è composto da attori alla prima esperienza, colleghi di lavoro dell' Ospedale di Terni. Il film è stato
realizzato in solitaria, senza troupe. Nel 2008 gira la prima delle 3
serie televisive dal titolo "Duemila30", docufilm sulla realtà
umbra che saranno programmate a Teleterni, in collaborazione con
Massimo D'Antonio.
Nel 2009
realizza il secondo lungometraggio, dal titolo "La sella del vento"
che uscirà al Cinema Politeama di Terni. Il film, tratto da un libro
è ambientato sul monte Terminillo e a Narni. Tre ragazzi ed una
ragazza si ritrovano dopo 20 anni di distanza. Nella produzione entra Doriano Morani, futuro
co-produttore di "Don Pierino".

La sella del vento (2009)

Le riprese del terzo film (sulla vita di Don
Pierino Gelmini) sono state effettuate proprio all'interno del Molino
Silla di Amelia, sede della Comunità Incontro. Alcune delle comparse,
sono i ragazzi in cura presso la Comunità. Il film è uscito in alcuni
cinema dell' Umbria e programmato in 3 TV locali. Nell'estate 2011
Andrea Sbarretti inizia le riprese di un nuovo lungo progetto:
raccontare l' Umbria in 33 documentari. Nasce "Io Rifletto" dei
docufilm che raccontano la realtà delle giovani generazioni. Un
viaggio attraverso oltre 30 tappe, che va da Perugia a Foligno,
passando per Spoleto, per arrivare al Trasimeno, al lago di Corbara,
Cascia, Norcia per sconfinare a Sipicciano (Viterbo) e Rieti. I
docufilm si caratterizzano per una maniacale presentazione della
topografia dei luoghi con il sonoro registrato in presa diretta;
elementi che hanno avvicinato Io rifletto alla Nouvelle
Vague. I documentari sono stati trasmessi su Umbria1 TV e
programmati al Cinema Politeama di Terni. Nelle foto sotto, la
locandina di una puntata con protagonista Giovanni De Cesaris, regista
ed amico di Sbarretti, girata a Spoleto.

Backstage della puntata "Porto via con
me" (2015)


(Don Pierino
- 2011)
La trama del suo quinto film prende
spunto da una puntata di Io rifletto, dedicata a Norcia andata in onda
su Umbria 1. Due fratelli (a sinistra Stefano ed a destra Rita)
allevano lumache. Da qui è nata "la metafora della lumaca"
ovvero il saper resistere nei periodi più difficili, per riuscire a
superarli.

"Il lento inverno" parla del dopo
sisma che ha colpito Norcia nel 2016. Nella foto sotto,
Andrea Sbarretti e i due protagonisti sono a Castelluccio di Norcia a girare l'ultima scena del film.



Nell'autunno
2018 collabora nuovamente con Teleterni, ralizzando un programma dal
titolo "Lo sguardo":
brevi video documentari che raccontano i luoghi più caratteristici
dell' Umbria, in onda tutti i giorni. Nel 2020 sempre per la TV locale
di Terni, realizza "Essere Umbri"
una nuova serie di 8 docufilm della durata di 27 minuti ciascuno. Una
fotografia dell' Umbria, poche settimane prima del Covid19.
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